Quando smetti di credere alle ombre,

riflessioni su Platone, il cambiamento e la libertà

LA RUOTA DELLA VITA

E se smettessi di accontentarti?

Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?

Ci hai mai pensato davvero?

Una piccola novità. Una risposta diversa dal solito. Un gesto nuovo, anche minuscolo.
Per tante donne, la risposta è: “non lo so più.”

Perché da fuori sembra tutto a posto.
C’è una routine. C’è un ruolo. C’è un senso di “giusto”.

Ma dentro… qualcosa si è spento.
Non ieri. Da tempo. In silenzio.

 E tu, di cosa ti stai accontentando?

“Mi accontento, non chiedo troppo, va già bene così.”
Suona gentile, vero?

Ma cosa succede dentro di te quando lo dici?
Senti pace o rassegnazione?

A volte ci accontentiamo perché crediamo di non meritare di più, o perché abbiamo dimenticato come si fa a volere qualcosa per sé.
Ma se stai vivendo una vita che ti fa sentire stanca, invisibile, spenta, forse è il momento di cambiare direzione.

Forse è il momento di scegliere per te.

Se non cambiassi nulla… saresti felice?

Una domanda semplice. Scomoda. Necessaria.

Se restassi esattamente dove sei ora, fra un anno… come ti sentiresti?

Se la risposta è “sì, sto bene così”, allora celebralo.
Hai costruito qualcosa che ti nutre e ti corrisponde. Non è poco, non è scontato.
E non significa che non potrai volere ancora altro, più avanti.
Ma intanto: onora questo spazio buono in cui sei.

E se invece la risposta è “no”
Non scappare.
Non dire “ma dai, in fondo…”
Non coprire quella voce.

Guardala. Ascoltala. Onorala.
Da lì può cominciare tutto.

Il momento perfetto? Non esiste.

Una delle convinzioni più liberatorie che ho scoperto è questa:

Il momento perfetto non arriva. Lo scegli tu.

Non ci sarà mai un giorno in cui ti sveglierai senza paure, senza dubbi, senza voci critiche nella testa.

Il cambiamento non bussa.
Se vuoi, devi essere tu ad aprire.
“Pronta” non è una sensazione, è una decisione.

 Bastano due o tre passi

Non serve sapere tutto.
Non serve avere la mappa completa.

Bastano i primi due o tre passi.

Uno può essere: “non voglio più vivere così.”
L’altro: “voglio cominciare a cambiare.”

Il resto si svela camminando.
Si impara strada facendo.
E si diventa “pronte” mentre si procede

Un piccolo esercizio per te

Prenditi qualche minuto. Scrivi queste domande su un foglio, e rispondi di getto:

  1. Cosa sto sopportando, più che vivendo?
  2. Quando è stata l’ultima volta che ho detto un vero SÌ a me stessa?
  3. Se non cambiassi nulla… come mi sentirei fra un anno?
  4. Qual è un primo piccolo passo che posso fare già questa settimana?

 

Non serve una rivoluzione.

Serve solo un piccolo passo nuovo.

Uno che ti porti un po’ più vicino a ciò che desideri.

Anche se non sai ancora bene come sarà.

Il Tocco Olistico

Il cambiamento spesso fa paura. Ma è parte della vita.
E se ti senti in transizione, in dubbio, confusa, sappi che non sei sbagliata.

Ci sono strumenti dolci ma potenti che possono accompagnarti.
Eccone alcuni:

🌸 Fiori di Bach

  • Honeysuckle – quando resti legata al passato e fatichi a vivere il presente.
  • Larch – per ritrovare fiducia in te stessa quando ti senti “non abbastanza”.
  • Walnut – il fiore delle transizioni: protegge e sostiene durante i cambiamenti.
  • Agrimony – se sotto al sorriso trattieni ansia e insoddisfazione.
  • Wild Oat – per quando senti che vuoi cambiare, ma non sai cosa o come.
  • Cerato – per imparare ad ascoltare e fidarti della tua voce interiore.

💎 Cristalli

  • Rosa (Rodolite, Quarzo Rosa) – per sostenere il cuore, con delicatezza.
  • Labradorite – stimola intuizione e scoperta del tuo potenziale nascosto.

Non è mai troppo tardi

Non sei obbligata a rimanere nella versione di te che non ti fa più bene.
Puoi cambiare.
Puoi scegliere.
Puoi rinascere.
A modo tuo.

E se vuoi cominciare…
puoi farlo ora, con un primo sì a te stessa.

💌 Ti va di parlarne?

Se senti che è il momento di fare un passo, anche piccolo, scrivimi.
Ti offro volentieri una sessione gratuita di 30 minuti, online o dal vivo.
Solo per te.
Per respirare. Ascoltarti. Fare chiarezza.

Nessuna pressione. Solo presenza.

“Il momento perfetto non arriva.
Arrivi tu, quando scegli di esserci davvero.

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