
A volte è “facile” capire quando è ora di cambiare: un momento di crisi improvviso e, senza nemmeno rendercene conto, iniziamo a mettere in discussione tutto.
A volte invece andiamo a caso, in preda al caos.
Altre volte sentiamo una profonda insoddisfazione e cominciamo a guardarci attorno, convinte che quel disagio venga da “fuori”, da qualcosa che non va come dovrebbe, e magari mentre diciamo “tutto bene, grazie”, dentro qualcosa non torna.
Spesso è un insieme di tante piccole cose. E allora “decidiamo” che è ora di cambiare qualcosa: la dieta, i capelli, l’amore, le abitudini, il lavoro, le relazioni… basta cambiare qualcosa. Noi donne, spesso, cominciamo dai capelli.
Decidere viene dal latino de-caedere: tagliare, tagliare via.
Una scelta netta. Una linea di confine. Un “da qui in poi”.
Non so se esista davvero un momento giusto per decidere di cambiare. Non so se ci sia un attimo in cui siamo pronte, davvero pronte, senza farci paralizzare dalla paura.
Io, per anni, ho creduto che avrei potuto cambiare solo dopo aver individuato il percorso, delineato la mappa, pensato al piano B per ogni possibile scenario.
Ma quella era solo paralisi dell’analisi: analizzare troppo una situazione ci fa trovare sempre un dubbio, un’incognita, una buona ragione per rimandare. E la paura ama i tentennamenti: li usa per tenerci ferme.
Eppure, la verità è che non ci serve una mappa dettagliata.
Strada facendo, cambieremo direzione più volte. Scopriremo strade nuove. Vorremo fermarci in luoghi che nemmeno avevamo immaginato prima di partire.
Non abbiamo bisogno di sapere ogni svolta in anticipo. Ci serve una bussola.
Ci serve un punto di riferimento interiore, la nostra stella polare. E poi… cominciare a camminare.
TU, cosa stai aspettando?
“Il buio e l’attesa hanno lo stesso colore.”
(Giorgio Faletti)
Questa frase mi dà i brividi. E mi spinge a muovermi.
Spero che accenda qualcosa anche in te.
Una riflessione ispirata dalla montagna
Per arrivare in vetta bisogna salire.
Se ci portassero in cima con un elicottero, rischieremmo di svenire per l’altitudine.
La salita ci prepara – fisicamente, mentalmente, emotivamente – ad abitare quella vetta.
Non cerchiamo modi per evitarla.
Cerchiamo invece modi per affrontarla, ogni giorno, grate per tutto ciò che ci sta insegnando.
Vuoi cominciare il tuo cammino?
Non serve essere “pronta”.
Serve essere disposta a cominciare.
Se senti che è il tuo momento… inizia adesso.
✨ Se dentro di te qualcosa si è mosso leggendo queste parole, non ignorarlo. Scrivimi, raccontami dove sei e cosa senti. Possiamo parlarne insieme, senza impegno. A volte basta una conversazione per cominciare a vedere tutto da un’altra prospettiva.
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Serve essere disposta a cominciare.
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