
“Una volta che sai quanto è grande il mondo, vedi che le difficoltà che hai attraversato erano una tempesta in un bicchier d’acqua. Nel momento in cui lasci il bicchiere, quella tempesta se ne va e una gentile brezza prende il suo posto” —Ichiro Kishimi e Fumitake Koga, autori di Il coraggio di non piacere
Sentirci messe da parte, non rispettate, ignorate, convinte che le nostre opinioni -perché diverse- siano sbagliate;
sentire di doverci fare piccole, limitarci, sentirci inferiori; sentire che viviamo in un ambiente o una cultura in cui è così che ci si deve comportare;
sentire che siamo noi sbagliate, che in noi c’è qualcosa di sbagliato, che facciamo le cose in modo sbagliato, che non siamo abbastanza (… … … – inserisci il tuo esempio), che non siamo degne (di amore, affetto, rispetto, stima).
Io mi sono sentita così per molti anni, mi arrabbiavo, piangevo, reagivo.
Ma sotto sotto avevo la convinzione che ‘loro’ avessero ragione.
E questo mi raggelava, ero in trappola.
Volevo cambiare ‘loro’, il loro comportamento, le loro parole, volevo fuggire via (fisicamente o almeno nella mia mente, nel silenzio).
Spendevo ore a rimuginare sulle parole e i comportamenti.
A volte poi mi arrendevo e piangevo oppure reagivo e andavo a correre perché avevo scoperto che correre e piangere insieme non si può, soffocavo, quindi correre era un buon modo per combattere le lacrime.
Altre volte mi preparavo discorsi per spiegare le mie ragioni, ma nascevano in un vacuum e messi nella realtà si spegnevano.
Perché sotto sotto vinceva sempre la convinzione che ‘loro’ avessero ragione.
Il mio corpo mi mandava segnali chiari che non vedevo – non volevo vedere – non sapevo nemmeno, onestamente, come interpretare.
E poi? Cos’è successo che mi ha portata alla versione di me che vedi oggi?
Due cose fondamentali:
Perché ti racconto tutto questo adesso?
Perché, se stai leggendo queste righe, forse ti serve capire che il modo in cui gli altri ti fanno sentire in realtà dipende dal significato che tu attribuisci alle loro parole e ai loro comportamenti. Forse non ci vuoi credere ma è così che funziona il nostro cervello.
Puoi riconoscere che le loro parole e i loro comportamenti non parlano di te, parlano di loro.
Puoi scegliere di prendere le distanze da quelle parole e da quei comportamenti, mettere uno spazio di protezione, un confine, a volte espresso, chiaro, visibile, altre volte conosciuto ‘solo’ a te.
Puoi capire che stai vivendo in quel bicchiere d’acqua in cui avviene la tempesta, che quello non è il mondo, e puoi scegliere di uscirne. Quando lo guardi da fuori lo metti in una prospettiva diversa, più sana.
E il tuo bicchier d’acqua può essere una relazione, un lavoro, un’abitudine che non ti fa bene, un luogo, un ambiente, circostanze diverse ma lo stesso malessere di fondo.
Tu puoi scegliere di essere te, non la versione di te che vorrebbero ‘loro’ (tra l’altro diversa per ciascuno di loro).
La versione di te che vuoi tu, che scegli tu, che costruisci tu, ogni giorno.
E cominci a sentire odore di libertà.
Ho sentito spesso Martha Beck dire qualcosa che suona ‘se è la scelta giusta sa di libertà’.
Concordo. Ci sono arrivata. La riconosco.
La libertà è inebriante, e stancante. Eccita, e fa paura. E a volte siamo tentate di ‘tornare indietro’, sembra più sicuro, più tranquillo, noto.
In questi casi ti serve il supporto di qualcuno che ti vede – sente – ascolta – accoglie – che ti riporta a te, la tua tribù: guide, mentori, coach, amici sullo stesso cammino, libri, podcast, lezioni … … …
È la tribù che ci permette di sentire ‘la gentile brezza’ della citazione iniziale.
Il mio approccio al coaching si basa sulla libertà di essere noi stesse, di reinventarci ogni giorno.
Se sei qui, spero tu lo condivida, spero tu voglia fare questa scelta ogni giorno (e se vuoi ti guido e supporto, ci sono tanti modi, questo blog è uno).
Grazie per aver letto questa lettera aperta, se sei arrivata fin qui ti invito ad iscriverti (link al modulo) alla newsletter settimanale Rinascita in Azione| Riflessioni e Strategie per Un Nuovo Modo di Essere TE.
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Immagina la forza di una comunità di donne che scelgono ogni giorno di essere se stesse 🙏😚